THE ENDLESS SUMMER – Gli investimenti immobiliari nella Repubblica Dominicana
Con una posizione geografica invidiabile, al Centro del mar dei Caraibi, la Repubblica Dominicana rappresenta una delle più appetibili realtà per l’investimento immobiliare a medio e lungo termine.
Un settore immobiliare in costante crescita, un’economia in forte sviluppo, una natura rigogliosa ricca di paesaggi incredibili, una popolazione accogliente ed un clima stabile tutto l’anno hanno spinto e stanno spingendo sempre di più grandi gruppi esteri, ma anche privati cittadini, ad investire nel settore del real estate nel paese Caraibico. Paese che ha varato delle normative particolarmente vantaggiose per gli investitori.
Nel lungo periodo il settore immobiliare si sta rivelando uno di quelli a maggior remunerazione nell’investimento. La Repubblica Dominicana è l’economia che nell’ultimo decennio è cresciuta più rapidamente in tutta l’area caraibica (aumento del PIL del 4,9% nel 2022 e del 4% nel 2023). In particolare, nel settore immobiliare, il rendimento dell’investimento nel decennio, è stato, mediamente, del 10%.
Andiamo ad analizzare, più nel dettaglio, quali sono i vantaggi degli investimenti immobiliari in Repubblica Dominicana:
– importante rendimento degli investimenti, stabilità e sicurezza di un profitto;
– basso costo della mano d’opera e di manutenzioni;
– clima favorevole con una temperatura costante tra i 20 e 30 gradi tutto l’anno;
– posizione geografica: la Repubblica Dominicana costituisce la porta d’ingresso a tutta l’area caraibica ed America centrale. Dista meno di due ore di volo dagli Stati Uniti;
– 12 porti ed 8 aeroporti internazionali, un sistema di autostrade che collega integralmente il Paese;
– una sviluppata rete di telecomunicazioni
– stabilità politica, incentivi speciali previsti dalla Legge di Investimenti Esteri con il supporto e la guida del Centro di esportazione ed investimento della Repubblica Dominicana;
– ricchezza di risorse naturali quali l’oro il nichel, il marmo;
– cliniche che forniscono un’assistenza sanitaria comparabile agli standard occidentali;
– economia stabile;
– trattati di libero commercio con Stati Uniti, Europa, America Centrale e Caraibi;
La legislazione, nel corso degli anni, ha profuso un grande impegno nel regolamentare ed incentivare gli investimenti stranieri con alcuni strumenti giuridici:
– il “programma di residenza per investimenti”, creato con il Decreto n. 950 del 20 settembre 2001 che consente agli investitori stranieri di ottenere la residenza definitiva in un termine di 45 giorni dalla domanda;
– Legge 14 del 26 agosto del 1993 relativa alle tariffe delle dogane che esonera dal pagamento delle imposte gli arredi a corredo dell’immobile ed i beni personali;
– Legge 168 del 27 maggio 1967 che prevede l’esenzione parziale delle imposte sui veicoli a motore acquistati in loca da parte degli stranieri (art. 12 Legge degli investimenti stranieri);
– esenzione delle imposte sui trasferimenti immobiliari per l’acquisto della prima proprietà;
– esenzione del 50% sulle imposte ipotecarie per mutui concessi da istituti di credito locali;
– esenzione del 50% delle imposte sulla proprietà (allorquando sia applicabile) quando l’investitore sia titolare di un permesso di soggiorno per investimenti (art.13 Legge degli investimenti stranieri);
– esenzione delle imposte gravanti sui dividendi e gli interessi generati nel paese o all’estero;
– esenzione del 50% delle imposte sugli utili di capitale quando il titolare del reddito sia l’azionista maggioritario della compagnia (e che la società non si dedichi ad attività commerciali e/o industriali) ;
– art. 14 della Legge degli investimenti stranieri secondo il quale tutti gli immobili acquisiti da titolari di pensioni o persone che vivono di rendite di altra natura, saranno, al momento della loro vendita a terzi, soggetti ad uno sconto di imposta pari al 50% sulla plusvalenza realizzata;
– esenzione dalle imposte sui redditi delle somme dichiarate entrate per accedere agli investimenti (ed ai benefici) della Legge sugli investimenti stranieri;
Al di là di queste specifiche previsioni normative, in generale, la tassazione sugli utili delle società ammonta al 27% con una pressione fiscale molto attenuata rispetto a quella a cui siamo sottoposti, ad esempio, in Italia.
Il sistema bancario è mediamente efficiente ed il rendimento di un certificato di deposito in moneta locale (peso dominicano) si aggira su notevole 9% lordo annuo. Qualora il deposito sia in dollari, il rendimento è comunque del 4% annuo.
Ci sono quindi tutti i presupposti affinché gli investimenti immobiliare nello stato caraibico possano costituire un’ottima occasione di profitto. Oltre all’opportunità di passare qualche periodo, magari particolarmente gelido alle nostre latitudini, comodamente seduti in spiaggia ovvero immersi nel turchese e sempre caldissimo, Mar dei Caraibi.
Avv. Giulio Taliani, foro di Pisa